Dinamitificio
Il Dinamitificio è un esempio di archeologia industriale risalente al primo Novecento. Fu costruito nel 1873 ad est della palude dei Mareschi, ai margini del centro abitato di Avigliana. Era considerata la più importante fabbrica di esplosivi in quegli anni, fu realizzata per iniziativa della Società Alfred Nobel di Amburgo e di cinque banchieri.
La ragione principale della scelta dislocativa fu sicuramente la presenza di alcune colline che permettevano una protezione alla popolazione dagli effetti di deflagrazioni che erano causate da queste attività.
Fu tra i primi stabilimenti industriali che nacquero ad Avigliana, città in provincia di Torino. Nel 1917 contava ben 5300 dipendenti, e aveva un enorme impatto sulla città e sull’intera valle.
Era dotato di un laboratorio chimico, produceva sia esplosivi che intermedi chimici, concimi e vernici.
Durante l’ultimo conflitto mondiale lo stabilimento fu teatro di diversi bombardamenti e azioni partigiane.
Cessò la produzione negli anni 60’, a causa anche della commissioni militari e da alcune esigenze dislocative.
Ecomuseo
L’ecomuseo è allestito all’interno della fabbrica di dinamite, con un percorso che permette al visitatore di entrare nel mondo degli esplosivi. Infatti, è possibile scoprire gli innumerevoli cunicoli scavati sotto la collina, ma anche i vecchi attrezzi del mestiere con tanto di simulazione di un’esplosione.
Un modo sicuramente per entrare a contatto con la storia e la cultura di più di cento anni fa. Permette al visitatore di immergersi totalmente nella realtà della fabbrica, toccando con mano le difficoltà e la pericolosità della vita degli operai.
Curiosità
Al Dinamitificio lavorava Primo Levi, lavorò come chimico dopo la seconda guerra mondiale. Nel tempo libero trovò la sua ispirazione per scrivere la sua prima grande opera .
Il Dinamitificio Nobel è aperto per visite guidate su appuntamento, per la stagione estiva ci sono anche speciali visite guidate tutte le domeniche pomeriggio.
Il museo si trova in Via Galinier ad Avigliana (TO).