Trekking in Val di Susa: diversi percorsi possibili per escursionisti (E)

Il trekking è un’attività molto amata da chi adora camminare e stare in mezzo alla natura. In Val di Susa esistono diversi percorsi con varie difficoltà.

Significato di trekking

La parola trekking deriva dal verbo inglese “to trek” e il suo significato è fare lunghe e lente camminate in mezzo alla natura, sia in gruppo che da soli. Le zone predilette di questa attività riguardano soprattutto la montagna.

Scala di difficoltà dei sentieri

Il Club Alpino Italiano ha istituito, a livello nazionale, una scala che esprime una valutazione sul grado di difficoltà dei sentieri. Questa scala tiene conto di tre parametri fondamentali:

  • Il dislivello
  • La distanza planimetrica
  • La segnaletica del percorso

Si parte dal livello più facile, vale a dire il grado T (Turistico), per poi procedere con i gradi E (Escursionistico), EE (Escursionisti Esperti) e EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura Alpinistica). 

I seguenti percorsi di trekking appartengono al grado E, cioè sono quasi sempre su sentieri o su tracce di passaggio in terreno vario, solitamente con segnalazioni. Questi itinerari richiedono un certo senso dell’orientamento, una certa esperienza, allenamento a camminare e calzature ed equipaggiamento adeguati. In linea di massima il dislivello di tali sentieri varia tra i 500 e 1000 metri.

Alcuni dei percorsi da trekking della Val di Susa

La mulattiera della Sacra di San Michele: circa 1 ora e 30 minuti

  • Partenza: Sant’Ambrogio di Torino
  • Arrivo: Sacra di San Michele

La salita alla Sacra di San Michele si percorre lunga l’antica mulattiera dal borgo storico di Sant’Ambrogio fino al raggiungimento del Monte Pirchiriano, dove sorge il monumento simbolo del Piemonte.

Sentiero del Marrone e della Pietra: circa 4 ore

  • Partenza: Mattie (Loc. Versina)
  • Arrivo: Villarfocchiardo – Certosa di Monte Benedetto 

Il tracciato passa da Bussoleno e San Giorio. L’itinerario può essere inoltre percorso in punti intermedi grazie all’interconnessione con diverse borgate:

  • Bussoleno: Borgata Tignai – Castello Borello
  • San Giorio di Susa: Borgata Martinetti
  • Villar Focchiardo: Borgata Banda

Alpe Balmetta: circa 3 ore e 30 minuti

  • Partenza: Mattie (Borgata Giordani)
  • Arrivo: Alpeggio Balmetta

Partendo da Borgata Giordani, il percorso è abbastanza facile e si inoltra tra pascoli e alpeggi. Se non si vuole ripercorrere il medesimo sentiero sia all’andata che al ritorno, è possibile scendere da un’altra parte. In tal caso occorre seguire le indicazioni per la Cappella delle Toglie (sul confine del Parco Naturale Orsiera-Rocciavrè) e procedere in discesa lungo il versante nord.

Sentiero dei Gufi

Il Sentiero dei Gufi si suddivide in due tappe. La prima tappa (E) ha come punto di partenza Venaus (Frazione Brayda) e arriva fino a Venaus – Bar Cenisio. Inoltre, questo percorso ha anche un punto intermedio, cioè la Cappella Chirabò (Frazione Alberea). La seconda tappa (T) parte da Venaus – Bar Cenisio (Dogana) e arriva a Venaus – Bar Cenisio.

Il percorso presenta un dislivello modesto, facilmente percorribile e adatto ad ogni età. La prima tappa si inoltra tra ruscelli, radure e boschi di castagno fino al raggiungimento del punto panoramico vicino alla Cappella Chirabò. Da questo punto si prosegue fino a Bar Cenisio con un tratto che presenta un dislivello maggiormente impegnativo.

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